Angoscia e Mostra MANIFESTO Julian Rosefeldt 2019
Ogni postazione presenta una diversa situazione incentrata, ad eccezione del prologo, su undici diversi personaggi femminili e su uno maschile:
1 un senzatetto
2 una broker
3 l'operaia di un impianto di incenerimento dei rifiuti
4 una CEO
5 una punk
6 una scienziata
7 l'oratrice a un funerale
8 una burattinaia
9 la madre di una famiglia conservatrice
10 una coreografa
11 una giornalista televisiva
12 un'insegnante
Con la sua messa in scena visivamente ricca, elegante e sapientemente orchestrata, Rosefeldt recupera e stravolge gli stereotipi narrativi dalla storia del cinema e della cultura di massa:
contesti western, gangster, noir o distopici si congelano, attraverso il suo sguardo straniato e ironico, in spazi surreali, minacciosi e morbosamente claustrofobici, con soggetti intrappolati in rituali quotidiani, che rivelano il lato perturbante e paradossale di esperienze apparentemente familiari.
L'opera si presenta come un "manifesto dei manifesti".
Frutto, in molti casi, di una rabbia o di una vitalità giovanili,
esprime il desiderio di cambiare il mondo attraverso l'arte.
L'autore si chiede se le parole e sentimenti hanno ancora un significato universale è come sono cambiate le dinamiche tra politica, arte e vita vissuta.
Palazzo delle Esposizioni Mostra MANIFESTO JULIAN RESEFELDT